Visita oculistica prescolare

La visita oculistica prescolare è una tappa importante nella valutazione dello stato di salute dell’apparato visivo del bambino.

Questa visita dovrebbe essere effettuata ai 3 ed ai 5-6 anni di età in occasione dell’accesso alla scuola dell’infanzia e alla scuola primaria ed assume una duplice valenza. Grazie ad essa si possono infatti identificare eventuali patologie specifiche dell’apparato visivo ed individuare l’insorgenza di difetti visivi che tipicamente si manifestano in questo periodo.

Come da indicazioni istituzionali queste visite fanno parte di un programma di screening completo che è possibile eseguire interamente presso la Ponticello Eye Clinic. Presso il nostro centro è infatti possibile seguire il bambino dalla nascita all’età adolescenziale con visite programmate ed esami strumentali mirati.

Lo screening in occasione dell’inizio scuola

Ai 3 anni di età, all’ingresso alla scuola dell’infanzia, è consigliata una visita oculistica anche se il bambino non lamenta disturbi.
La visita è infatti indispensabile per identificare eventuali deficit visivi, diagnosticare un’eventuale ambliopia (il cosiddetto “occhio pigro” descritto in questo articolo) e intraprendere il trattamento necessario in tempo utile.

L’atro appuntamento prescolare è a 5-6 anni, in concomitanza con l’inizio della scuola primaria.
A questa età i difetti visivi vanno tempestivamente corretti per assicurare la migliore acuità visiva possibile e per gestirne al meglio l’evoluzione.
Disturbi come miopia ed astigmatismo, ad esempio, possono infatti avere esordio in questa fascia di età.

Come avviene la visita

La visita oculistica pediatrica viene effettuata dai nostri oculisti specializzati in ambito pediatrico, supportati da un’equipe di ortottisti. La visita comprende:

  • l’esame della vista
  • la visita del segmento anteriore dell’occhio
  • l’esame del fondo oculare
  • l’esame della refrazione in cicloplegia con istillazione di apposite gocce oculari.

L’esame della vista ha una durata di circa 20 minuti e comprende:

  • Esame dell’acuità visiva: lettura di ottotipi (tavole) composti da figure, lettere o simboli in modo che il test sia eseguibile dal bambino. In questo test è fondamentale che entrambi gli occhi vedano in ugual misura. Se i due occhi hanno una capacità visiva differente potrebbe essere presente un’ambliopia (occhio pigro) o dei difetti refrattivi non corretti (ipermetropia, miopia, astigmatismo).
  • Cover-test: indagine svolta a carico di entrambi gli occhi al fine di diagnosticare la presenza di un eventuale strabismo (disallineamento oculare).
  • Stereopsi: valutazione della percezione del senso di profondità.
  • Motilità oculare estrinseca: valutazione dell’escursione dei bulbi oculari nelle differenti posizioni di sguardo.
  • Convergenza oculare: capacità di mantenere gli assi visivi allineati osservando un oggetto in avvicinamento.
  • Autorefrattometria statica o dinamica: test eseguito al fine di evidenziare la possibile presenza di difetti refrattivi (ipermetropia, miopia, astigmatismo).

Le tappe delle visite oculistiche in età pediatrica

Come anticipato in precedenza, le visite oculistiche in età pediatrica sono scadenzate in base a precise tappe evolutive e vengono eseguite:

  • Nei giorni successivi al parto per i neonati che all’esame di screening effettuato dal pediatra presso il Nido ospedaliero risultino sospetti per una patologia oculare importante come la cataratta congenita, il retinoblastoma, il glaucoma congenito o difetti refrattari elevati.
  • Entro il primo anno di vita nei nati pretermine, sia che sviluppino o meno la retinopatia del prematuro. In questi piccoli pazienti il rischio di sviluppare difetti visivi e strabismo è infatti maggiore rispetto ai nati a termine.
    Necessitano di una visita specialistica entro l’anno di età anche i figli di madri che hanno contratto malattie durante la gravidanza (quali la toxoplasmosi o la rosolia), i bambini con familiari affetti da malattie retiniche di carattere ereditario ed i bambini ai quali il pediatra riscontri (dopo i 6 mesi) un’anomalia nei movimenti oculari o deviazioni strabiche che possano essere associate o meno a difetti refrattivi.

Bambini con epifora (incompleta apertura del dotto lacrimale).

  • Al terzo anno di vita
  • A 5-6 anni di età.
  • A 8 anni, età dove spesso si presenta la miopia cosiddetta “scolare”. Successivamente proseguire con visite oculistiche periodiche a seconda delle indicazioni fornite dall’oculista.
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