Pucker Maculare
Il pucker maculare è una patologia oculistica abbastanza diffusa e caratterizzata dalla comparsa di una membrana, detta per l’appunto pucker, al di sopra della macula.
Quest’ultima è una piccola zona della retina, ma sicuramente la più importante. Posta in una posizione centrale, vicina alla papilla ottica (che è l’origine del nervo ottico), è ben visibile all’esame del fondo oculare che si esegue con l’oftalmoscopio.
Ha un diametro di circa mezzo centimetro, ma al centro presenta una depressione detta fovea (che misura circa 1,5 mm).
La sua caratteristica è quella di non avere vasi sanguigni che verrebbero ad ostacolare il passaggio e la captazione della luce; si tratta però di una zona estremamente delicata e facilmente aggredibile da fenomeni patologici e degenerativi, tra cui appunto il pucker maculare.
Le cause
L’esatta patogenesi del pucker non è ancora nota.
Si ritiene che il principale fattore di rischio per lo sviluppo di questa patologia sia la presenza di un pregresso distacco posteriore di vitreo, ma altri fattori di rischio potrebbero essere la miopia elevata, l’età avanzata e la familiarità.
Indipendentemente dalla sua origine il pucker consiste in una sottile membrana con capacità contrattili che va a ricoprire la macula. La presenza di questa membrana contrattile determina distorsione della macula sottostante con conseguente distorsione e calo del visus.
I sintomi
Il primo sintomo di pucker maculare è la comparsa di distorsioni delle immagini dette “metamorfopsie”.
Il paziente affetto riferisce infatti di vedere ondulate linee che in realtà sono dritte (ad esempio gli stipiti delle porte o i pali della luce).
Le metamorfopsie di solito precorrono un calo vero e proprio della vista che, solitamente, è lento e progressivo. Anche in questo caso il calo del visus è peggiore nella visione da vicino rispetto a quella da lontano per cui si hanno maggiori difficoltà nel leggere un libro piuttosto che nel guardare la televisione o guidare la macchina.
Il trattamento
Il trattamento del pucker maculare è chirurgico e consiste nella vitrectomia.
La vitrectomia è una tecnica che prevede l’ingresso all’interno dell’occhio tramite piccoli canali operatori, detti trocars, attraverso i quali viene rimosso il vitreo che riempie l’occhio e il pucker viene meccanicamente separato dalla macula tramite delle micro-pinze chirurgiche.
Al termine dell’intervento viene inserito nell’occhio un tamponante gassoso che sostituisce temporaneamente il vitreo e che verrà spontaneamente sostituito dall’humor acqueo prodotto dall’occhio.
All’intervento di vitrectomia viene di solito associata anche l’asportazione della cataratta nel medesimo tempo chirurgico (intervento di vitrectomia e facoemulsificazione di cataratta).
La prevenzione
Per prevenire le complicanze legate al pucker maculare è necessario sottoporsi a visite oculistiche periodiche anche in assenza di alcuna sintomatologia.
L’esecuzione di visite oculistiche periodiche permette infatti di identificare precocemente il problema e di attuare le relative misure terapeutiche.
Questo atteggiamento preventivo è importante soprattutto:
- nei miopi
- nei pazienti con pregresso distacco posteriore di vitreo
- in pazienti con familiarità in quanto più soggetti allo sviluppo di questa patologia.
Una diagnosi precoce è infatti di fondamentale importanza per migliorare la prognosi: più tardivamente viene rimosso il pucker più è probabile residuino metamorfopsie e calo del visus anche dopo il trattamento chirurgico, a causa di una distorsione ormai strutturale dei fotorecettori.