Cheratocono: L’importanza della Diagnosi Precoce e delle Opzioni Terapeutiche
Alberto Giuliano, ventisette anni e dipendente ospedaliero, ha affrontato una sfida significativa con la diagnosi di cheratocono, una malattia degenerativa della cornea che si manifesta tipicamente in giovane età. Dopo aver notato una diminuzione della vista, una topografia corneale ha rivelato l’assottigliamento della sua cornea, segno del cheratocono al secondo stadio. Fortunatamente, grazie a una diagnosi tempestiva, Alberto si è potuto sottoporre per tempo a un intervento chirurgico preventivo.
Questo intervento, della durata di soli dieci minuti per ciascun occhio, è stato cruciale per bloccare l’avanzamento della malattia. Oggi, Alberto utilizza lenti a contatto, preferite agli occhiali per meglio sostenere la struttura corneale.
Ad attirare la nostra attenzione in merito alla diagnosi precoce del giovane Alberto, è un articolo scritto su ilpiccolo.net
Il cheratocono è caratterizzato dalla deformazione progressiva della cornea che perde resistenza, assottigliandosi e acquisendo una forma a cono. Nei suoi stadi iniziali, la malattia può essere gestita con l’uso di occhiali o tramite il trattamento cross-linking, che impiega raggi ultravioletti per rafforzare le fibre corneali. Nei stadi avanzati, sono necessarie lenti a contatto specializzate o interventi chirurgici, come il trapianto corneale lamellare o a tutto spessore, per sostituire le parti danneggiate della cornea.
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